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Flavio Insinna: «Il mio nuovo programma su La7? Forse sarà l'ultimo, sono stanco»

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Elmetto (metaforico) in testa, e giù nella trincea del preserale. Dal prossimo lunedì alle 18.30 Flavio Insinna, 59 anni, debutterà alla guida del nuovo programma di La7, il gioco Famiglie d’Italia, format di Fremantle («Il terzo più popolare al mondo dopo Affari Tuoi e Chi vuol essere milionario?», dice l’azienda) in cui due gruppi di parenti si sfidano indovinando i risultati di alcuni sondaggi sulle abitudini degli italiani. Premio finale, 10mila euro. Vicini di trincea: Gerry Scotti su Canale 5 con La ruota della fortuna, e Pino Insegno su Rai1 con Reazione a Catena, entrambi tra il 20 e il 22% di share. In attesa dell’arrivo - a novembre - della temibile corazzata dell’Eredità di Marco Liorni (l’anno scorso volava sul 26%), Insinna mette prudentemente le mani avanti.

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I NUMERI

«La tv non è una questione di numeri, eppure sembra che a tutti interessino solo quelli», ha detto il conduttore, presentando il programma negli Studi De Paolis a Roma. «Se il programma non andrà bene, chiederò scusa: ma non l’avrò fatto apposta, ci stiamo impegnando tutti. Diranno che sono lo scemo del villaggio? Ho imparato a fregarmene. Se arrivano buone percentuali bene, altrimenti pazienza. Ma forse sarà l’ultima volta, perché sono stanco». Arrivato a La7 dopo un periodo di panchina in Rai, Insinna ha detto di essere rimasto in ottimi rapporti con l’azienda: «Mi hanno offerto alcuni programmi, ma ho detto di no perché sentivo di non aver paura. E invece io ora cerco questo, la paura: con Famiglie d’Italia non so come finirà». Troppo schierato a sinistra per il nuovo corso della Rai? «Non c’è stato nemmeno tempo di dircelo, non credo, mi hanno offerto delle cose, ho detto no e ci siamo ringraziati. Certo, schierarsi costa. Ma nessuno mi ha detto: vai via». Quanto ad Amadeus, «mi dispiace se se n'è andato dalla Rai perché non ha sentito l'amore dell’azienda. La mia analista dice che investire sentimenti in un'azienda è sbagliato: non è una persona». 

IL FORMAT

Il 30 ottobre Amadeus, dopo l’esordio sottotono sul Nove, con Chissà chi è, erediterà il format della Corrida, che Insinna condusse su Canale5 nel 2011: «Gli auguro un grande in bocca al lupo, non ha bisogno dei miei consigli. I suoi risultati sono al di sotto delle aspettative? Tifo per lui come essere umano: so che è forte e sa reggere le pressioni, ma so anche che non è facile sentirsi dire certe cose. Amadeus sa fare il suo mestiere e lo dimostrerà. Tifo per lui ma anche per De Martino (ad Affari Tuoi, su Rai1, ndr): lo guardo con infinita tenerezza, è un programma difficilissimo». Famiglie d’Italia durerà fino a gennaio, poi «dalla Befana si ferma, perché me ne vado in tournée col mio spettacolo su Nino Manfredi. La tv, quando non la faccio, non mi manca».

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