Le elezioni politiche in Albania si sono svolte nel segno dell'Europa. La scelta del premier socialista Edi Rama, di puntare sull'adesione del Paese all'Ue entro il 2030, sembra sia stata quella giusta. Dai primi exit poll diffusi dai media Rama è risultato il vincitore assoluto: nel suo quarto mandato di fila, un record mai registrato, il premier avrebbe ottenuto 79 dei 140 seggi nel prossimo parlamento, 5 in più rispetto all'attuale mandato.
L'opposizione di centrodestra guidata da Sali Berisha, che sventolava la bandiera europea, indossando invece un cappello da baseball, alla Trump, si sarebbe fermata invece a soli 54 seggi.
Mentre i seggi rimanenti appaiono suddivisi tra il Partito socialdemocratico, vicino a Rama, ed il nuovo partito Mundesia, fondato da Agron Shehaj, imprenditore e attuale deputato del centro destra, che aveva abbandonato il partito di Berisha. A contendersi un seggio a testa, l'ex leader del centrodestra Lulzim Basha, anche lui con una nuova formazione politica, e Il Movimento Insieme, del docente universitario Arlind Qorri. L'exit poll ha confermato i numerosi sondaggi condotti nell'ultimo mese, che avevano sempre dato il premier favorito.
Lo stesso Rama, a pochi giorni dal voto aveva pubblicamente scommesso sul fatto che il suo partito avrebbe ottenuto un minimo di 78 seggi ed un massimo di 88. Abbastanza da avere la maggioranza assoluta in aula. I dati non ancora definitivi sull'affluenza al voto hanno mostrato un calo rispetto alle politiche del 2021. Dei 3,7 milioni di elettori chiamati alle urne, a votare sarebbe stato poco più del 41 per cento. C'è da considerare inoltre che il numero complessivo degli elettori includeva anche circa 1,8 milioni albanesi della diaspora, dei quali solo 246mila si erano iscritti al voto. Di essi, circa 192mila elettori (quasi il 5 per cento degli aventi diritto) hanno votato.
Le elezioni si sono svolte tranquillamente, seppur con isolati incidenti. Ma come è spesso accaduto anche nelle precedenti consultazioni, l'opposizione ha accusato brogli e compravendita di voti. E in questa occasione almeno 7 persone sono state arrestate perché sorprese a fotografare la scheda.
Nelle ultime settimane invece sono state avviate decine di inchieste da parte della procura distrettuale e della procura speciale contro la criminalità organizzata e la corruzione, per presunti casi di abusi. L'ambasciatore della delegazione europea a Tirana, nella giornata del voto, ha visitato Durazzo e Fier: "Aree - ha spiegato - in cui ci sono stati sospetti di legami fra politica e criminalità".
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