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Quella dell’8 maggio 2025 sarà ricordata come la “Supplica profetica”. E nel primo discorso da Papa, Leone XIV cita Pompei e questa straordinaria giornata di fede e speranza: «Oggi è l'8 maggio, giorno della Supplica alla Madonna di Pompei. Maria cammina sempre in mezzo a noi». Quasi un sigillo per ribadire il fortissimo legame con la Vergine del Rosario, proprio come quello che ha avuto Papa Francesco.
L’emozione
Per il popolo mariano, l’annuncio dell’elezione del nuovo Papa è stata particolarmente emozionante. Ma alla sorpresa del nome del pontefice che succede a Bergoglio, la commozione ha preso il sopravvento quando dal balcone sulla fola di piazza San Pietro non ha mancato di citare proprio la regina del Rosario di Pompei, alla quale ieri si è celebrata la tradizionale Supplica.
La profezia del cardinale Giovanni Battista Re rivelata da Pompei, si è avverata: la fumata bianca annunciata per il pomeriggio c’è stata. Le parole del cardinale Re hanno rasserenato i fedeli in preghiera, rammaricati per la fumata nera delle 11.51. «Auspico fumata bianca per questa sera. Che lo Spirito Santo soffi forte per il Papa di cui il mondo ha bisogno» ha enunciato dal sagrato. Il miracolo Pompei si è così compiuto: nel giorno della Supplica, tanto cara a Papa Francesco e scritta da Bartolo Longo proclamato Santo, i cardinali riuniti nel Conclave hanno scelto il successore di Bergoglio. E il popolo dei fedeli pompeiani, pronti a raggiungere Piazza San Pietro per la canonizzazione del fondatore della nuova Pompei, hanno atteso in preghiera sul sagrato la fumata bianca. Le campane hanno suonato a festa tra l’applauso e la commozione dei cittadini.
La coincidenza
Un singolare disegno provvidenziale ha fatto coincidere l’8 maggio, festa della Madonna di Pompei, con il secondo giorno di Conclave. La preghiera di 60mila fedeli, giunti nella città mariana la sera del 7 maggio per la veglia che ha anticipato la celebrazione religiosa tanto attesa, da tutta Italia e da numerose nazioni, anche da Hong Kong, per partecipare alla Santa Messa e recitare, a mezzogiorno in punto, la Supplica alla Vergine del Rosario, s’eleva al Cielo nel ricordo grato di Papa Francesco affinché il Padre illumini i Cardinali elettori e dia alla Chiesa un nuovo Pontefice, il buon Pastore che guiderà il popolo di Dio nel cammino d’un tempo difficile. A celebrare il rito e a guidare la recita della Supplica, preghiera mariana che il Beato Bartolo Longo compose nel 1883, è stato il cardinale Giovanni Battista Re, Decano del Collegio Cardinalizio, che proprio alla vigilia della Supplica, nella Basilica di San Pietro e prima dell’ingresso dei confratelli cardinali nella Cappella Sistina, ha celebrato la “Missa pro Eligendo Romano Pontifice”. «Sono a Pompei – ha detto il cardinale Re nell’introdurre il rito – perché ho sempre bisogno della Madonna di Pompei, ma sono lieto di essere qui anche per invitare tutti voi a pregare perché la Madonna intervenga presso lo Spirito Santo. Soffi forte perché sia eletto il Papa di cui ha bisogno la Chiesa di oggi e anche il mondo di oggi, travagliato da tante guerre».
La fede
Più avanti, al termine della sua omelia, il Decano tornerà ancora a invocare il Padre e a chiedere l’intercessione della Madonna perché il Conclave elegga un «Papa che rafforzi la fede in un mondo caratterizzato da un grande progresso tecnico, ma che tende a dimenticare Dio. Di certo non ci negherà la sua protezione la Madonna, che invochiamo come Sovrana del Cielo e della terra, Regina delle vittorie, Madre nostra e nostra speranza». Il Cardinale Re: «Pregate perché lo Spirito Santo soffi forte e ci dia il Papa di cui ha bisogno la Chiesa e l’umanità». E così è stato: Pompei ha pregato. Emozionato il sindaco Carmine Lo Sapio, che alla vigilia della Supplica aveva detto proprio a “Il Mattino” di «essere certo che il successore di Papa Francesco sarebbe stato proclamato il giorno in cui il mondo si sarebbe riunito per recitare la preghiera universale composta da Bartolo Longo che, così, ha compiuto il suo primo miracolo da Santo». Per poi aggiungere: «Mi sono emozionato nell'ascoltare il discorso del nuovo Pontefice quando ha menzionato Pompei e la Supplica. Ora attendiamo l'annuncio della data della canonizzazione del fondatore della nuova Pompei, del santuario e delle opere di carità annesse, per andare a piazza San Pietro». All'alba di oggi si preannuncia un santuario gremito di fedeli per il “buongiorno a Maria” per ringraziare lo Spirito Santo per aver regalato al mondo, in tempi rapidi, il nuovo Pontefice. Giovani, anziani, religiosi e religiose si uniranno in preghiera a partire dalla 6 del mattino.
Le voci
«È stato emozionante ascoltare il nuovo Pontefice parlare di pace, di Pompei e della Supplica» ammette la signora Costanza, anziana fedele 92enne, che ha chiesto alla nipote di accompagnarla in chiesa appena ha visto la fumata bianca in televisione. Come la piccola Giorgia, 6 anni appena, ha voluto che il papà la portasse «dalla Madonnina» per ringraziarla per Papa Leone XIV. Giorgia era tra i 10mila bambini che, lo scorso 29 aprile, hanno marciato per la pace nel mondo e, nonostante la sua giovanissima età, è molto determinata a conoscere il nuovo Papa. Roberto, un bambino autistico, ha pianto dall'emozione nel vedere il Pontefice affacciarsi dalla loggia di piazza San Pietro. «Roberto non riesce a esprimere le proprie emozioni - spiega mamma Lucia con gli occhi lucidi - però con Papa Leone XIV è riuscito a emozionarsi. Lo porterò in udienza in Vaticano appena il Pontefice lo permetterà».
I fedeli, a Pompei, intanto sono rimasti in piazza, davanti al santuario, fino a tarda notte, emozionati perché la nomina del nuovo Pontefice nel giorno della Supplica alla Beata Vergine del Santo Rosario di Pompei è, per loro, un segno divino della potenza della preghiera alla regina del Rosario e a San Bartolo Longo.