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Sentita l’ultima di von der Leyen sul riarmo? E se non sei d’accordo sei un “putinista”

7 ore fa 1
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La signora von der Leyen, vestale dei mercati apatridi e sacerdotessa del verbo neoliberale sans frontières, ha recentemente asserito che gli europei in massima parte vogliono il riarmo.

Ursula von der Leyen, Presidente della Commissione Ue

Ella ha altresì esplicitato che quanti al riarmo si oppongano, di destra o di sinistra che siano, non sono pacifisti, ma semplici “putinisti” sotto mentite spoglie. La notizia relativa a queste dichiarazioni, che definire deliranti e manicomiali è ancora poco, si trova ad esempio sulle colonne del Fatto Quotidiano. Proviamo allora a commentare, sia pure telegraficamente e a volo d’angelo, le affermazioni della vestale dei mercati apolidi.

Ma quale riarmo UE

In primo luogo ci domandiamo seriamente, senza pregiudizi di sorta, su quali basi reali la signora von der Leyen dichiari programmaticamente e con sicumera che gli europei “vogliono il riarmo”, ossia, de facto, il folle piano da lei proposto per propiziare principalmente l’interesse teutonico. E’ infatti nell’interesse germanico il riarmo sia sul piano commerciale, per far ripartire l’industria in crisi, sia sul piano strategico, dato che la Germania è disarmata di fatto dal 1945.

A nostro disdoro, ammettiamo apertamente di non disporre di dati che suffraghino le tesi della signora von der Leyen. Siamo dunque davvero certi che gli europei vogliano in massima parte il riarmo dell’Europa, come asserisce la vestale dei mercati no border?

La fallacia argomentativa di von der Leyen

Vengo ora celermente alla seconda questione, quella secondo cui chi si oppone al riarmo è ipso facto un sostenitore di Putin in pectore. Si tratta, a ben vedere, dell’usuale bacchetta magica dell’ideologia e della propaganda. Bacchetta magica che scredita, more solito, ogni posizione critica mediante la “reductio ad monstrum“, sicché, secondo l’ordine discorsivo-egemonico, chi non vuole il riarmo e la guerra non è un sostenitore della pace, ma un perfido sostenitore occulto di Putin, lo zar rossobruno che minaccia la pace nel mondo. Di più, secondo il discorso dominante, il solo modo per volere la pace in concreto coincide con il riarmo e con la guerra. Con le parole di 1984 di Orwell: “La guerra è pace”.

E chi per parte sua si oppone a questa narrazione non merita neppure di essere ascoltato, dovendo invece essere ostracizzato e demonizzato come perfido sostenitore senza cuore dello zar russo. Ho citato George Orwell, ma debbo precisare immediatamente che egli era un dilettante rispetto all’odierno scenario. Scenario nei cui perimetri blindati, la realtà ha superato di diverse misure le peggiori fantasie distopiche orwelliane, facendo appunto apparire lo stesso Orwell come un dilettante.

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