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La guerra in Medioriente tra Israele e Hamas giunge al giorno 365. Un funzionario americano ha riferito che lo Stato ebraico non ha dato garanzie all'amministrazione Biden sul fatto che colpire agli impianti nucleari iraniani sia un'ipotesi esclusa. Stando al New York Times, né il leader di Hamas, Yahya Sinwar, né il premier israelaino Benjamin Netanyahu sono interessati a raggiungere un accordo per il cessate il fuoco nella Striscia e il rilascio degli ostaggi. Intanto l'esercito israeliano sferra un nuovo raid su una scuola di Gaza, ritenuto un centro di comando di Hamas. E mira a chiudere i violenti scontri con Hezbollah in Libano entro due o tre settimane. I pasdaran minacciano di colpire le raffinerie e i giacimenti di gas israeliani, qualora lo Stato ebraico attacchi l'Iran. Venerdì alla cerimonia funebre a Teheran del leader dei fondamentalisti sciiti, Hassan Nasrallah, l'ayatollah Ali Khamenei si è presentato con un fucile al fianco e ha detto: "L'attacco dell'Iran contro Israele è stato legittimo".